L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini da sogno

supernonna

È stato un momento bellissimo, ance se non ha praticamente mangiato nulla. Se ne stava su una poltrona e ci guardava con gli occhi pieni di gioia, mentre alcuni di noi erano letteralmente innamorati di quella vecchietta da cartone animato e l’hanno coinvolta nelle loro chiacchierate. Quella sera ci ha raccontato molto della sua vita, di come, rimasta vedova giovanissima, con un bambino piccolo ha dovuto darsi da fare per sopravvivere, arrivando a lavorare 20 ore al giorno.

Verso le nove di sera, la riaccompagno al suo appartamento e lei mi dice “ora se volete, potete anche mettere la musica alta e ballare”, io un po’ imbarazzato le rispondo che terremo la musica bassa per non disturbare e la ringrazio per la bella serata. Lei fa un gesto con la mano ed indica il suo orecchio, poi mi dice: “se tolgo questo non sento neanche le cannonate, non vi preoccupate, badate a divertirvi che io dormo e non vi sento”. Scosta leggermente i capelli e noto che ha un apparecchio acustico, anche piuttosto grande. Mi viene da sorridere. Oddio, avevo notato che aveva un po’ di difficoltà ad ascoltarci, ma non avevo visto l’apparecchio.

Ecco un altro VDI:   Panama

Quella sera non abbiamo fatto troppo casino, non lo so, forse una forma di rispetto o semplicemente eravamo rimasti colpiti da quella donna tanto fragile e tanto forte.

Da quel giorno lei è stato un continuo portarci tagliatelle e pasta fatta a mano, noi abbiamo cercato di aiutarla come potevamo, accompagnandola a fare qualche esame, facendo la spesa per lei. E’ stata una vicina fantastica, una donna che per me è stata una vera nonna.

Purtroppo il Covid se l’è portata via qualche anno dopo e lei ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi.

Non sono mai riuscito a farle conoscere nostro figlio, nato nel 2022 e questo è un dispiacere enorme.

Nel suo appartamento ora vive una famiglia che mi fa sentire, ancora di più la mancanza della mia “supernonnina”: 

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