l caso umano è la mia vicina di casa ultranovantenne con un caratteraccio peggio del mio, che pretende che io vada a trovarla ogni giorno e poi mi sbatte la porta in faccia se ha la giornata storta.
Da un annetto probabilmente inizia a soffrire di demenza senile, o sono i farmaci che assume, fatto sta che è difficile starle accanto con i suoi alti e bassi ma è sempre stata un personaggio.
Cosa è successo negli ultimi 15 anni:
Si offende continuamente per tutto, comprese cose che non esistono.
Non ti consente mai di dire qualcosa, lei parla a raffica e se provi a controbattere inizia ad urlare più forte e ti dice di stare zitta che lei sa, da sempre lei sa. E in effetti sa un sacco di cose perché è una gran pettegola e fa sempre 1000 domande.
Parla male di tutti, delle donne in particolare, i maschi sono tutti santi.
Se un giorno decide che le danno fastidio le tue piante, si mette a potarle senza chiedere. Cara lei
Ogni volta che vado a fare la spesa e passo davanti casa sua mi ferma e mi racconta 101 cose (deprimenti) mentre io bestemmio mentalmente con i sacchi che pesano un accidenti.
Mette la TV a tutto volume ogni giorno, predilige la santa messa, per cui succede che, se dormi, ti svegli di soprassalto convinta di essere passata all’altro mondo e di stare al tuo funerale. (Cit)
Adora friggere e i cavolfiori. Di solito cucina, chiude le porte delle sue camere e apre le porta della sua cucina così l’odore esce da casa sua e arriva su per le scale (si, è una casa un po’ strana) direttamente nelle mie camere, così che io possa addormentarmi ogni sera con un buon odorino di cibo sul piumone.
Odia gli insetti e in estate ci intossica con l’insetticida che spruzza, una decina di volte al giorno fuori in giardino, sotto le finestre aperte della mia camera
Se decide di suonare il campanello si attacca e fa squillare le trombe finché non rispondi. E ne avrei altre 1000 da raccontare…
Noi cerchiamo tutti di essere pazienti e disponibili, vista l’età, ma per lei non è mai abbastanza e io ho davvero poco tempo e, dopo 15 anni, anche poca pazienza.
Ho iniziato a diradare le visite, ho smesso di mettermi a disposizione per le sue commissioni e mi sento una cacchina perché vorrei poter essere utile ma mi fa saltare i nervi ogni volta che la vedo.
E insomma sono un po’ CU anche io che negli anni mi sono trasformata da persona empatica a persona stanca ma ricca di sensi di colpa
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