Storie dal vicinato

Una famiglia di sociopatici – Parte 2, la mia vendetta

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(Leggi la prima parte)

Per la semi-gioia edulcorata di chi ha avvertito amaro in bocca, i Vitalesta hanno il sedere così stretto, al momento, che non ci passa un ago.

Ho inviato la lettera di recesso alla proprietaria di casa adducendo gravi motivi legati alla produzione di rumore durante la notte. Con quel tipo di lettera, può rivalersi sui vicini ed esigere da loro i soldi che non avrà da me (quasi 7.000 euro). Siccome ha ben pensato di telefonare subito alla signora che abita sotto di me per dirglielo, ora lo sanno tutti, compresi i Vitalesta, che da due-tre giorni non si sentono più (a parte quando vanno in bagno e li sento… cacofonizzare – quella che sento scrosciare potrebbe essere diarrea, anche se non escludo un’infiammazione alla vescica). E, sì, lo so che, invece di trovare solo soprannomi e zero soluzioni, potevo almeno rompere una mano a don Vito Vitalesta e con la stessa staccargli il contatore così i RIS ci trovavano le sue impronte, ma sono una filosofa di 48 kg, non una wrestler di 115. In compenso, li sto deliziando con l’ascolto di se stessi, registrati dal 2017 a oggi, tanto perché non abbiano dubbi che ho parecchie pezze d’appoggio da fornire alla proprietaria per la richiesta di risarcimento. Tra l’altro, siccome nelle registrazioni si sente benissimo la moglie che zoccola (è una descrizione, non un insulto), inveisce e sbatte sedie, spero proprio che litighino, l’uno incolpando l’altra per essere in questa situazione – così partecipo istigando, come ho fatto in passato.

Ammetto, comunque, di essere rimasta sbalordita dal riascolto: ha certamente ragione chi ha detto che dovevo rivolgermi a un avvocato da un bel pezzo, ma spero di aver appreso l’insegnamento (e anche di non averne bisogno nel mio futuro altrove). Mi sia consentita una parola in difesa dei vigili che chiamai una notte di tre-quattro anni fa: il vigile che mi rispose voleva assolutamente intervenire ma, nell’apprendere che i trogloditi sono nel mio stesso palazzo, dovette prendere atto di non poterlo fare. La legge, purtroppo, è così: fossero stati dirimpettai, sarebbe stato possibile un intervento per disturbo della quiete pubblica ma, quando si tratta degli occupanti lo stesso palazzo, occorre un esposto corale poiché il rumore è ritenuto “percezione soggettiva” (ovvero: se danno fastidio solo a me – o, meglio, sono l’unica che se ne lamenta – non se ne fa nulla). Il vigile era arrabbiato per quanto gli raccontavo ed è stato gentile disponibile e comprensivo, per nulla “culo peso”. Di certo, e anche se non lo sanno, ho fatto ascoltare musica eccellente ai Vitalesta, a partire dalla soneria della sveglia, che è la “Cavalcata delle Valchirie” di Wagner (e quando facevo il turno di mattina, il profumo del napalm cominciava ad aleggiare alle 5:30). So anche che il primo dei RATM li ha abbastanza impressionati, ma forse perché ormai si erano abbiadati con la figliola Tik-Toker.

(Leggi la terza parte)

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Luca

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