Il mio vicino, quando usciva e entrava sia nel palazzo che nel suo alloggio, doveva accendersi la sigaretta.
Prima di entrare nel palazzo si accendeva la sigaretta ed entrava. Poi, uscito dal suo alloggio sul pianerottolo si accendeva la sigaretta e usciva dal palazzo, quindi nelle scale, sul pianerottolo e nell’ascensore lasciava puzza di fumo.
L’avevo beccato una volta al pian terreno mentre uscivo dall’ascensore. Lui stava lì con la sigaretta accesa. Dunque avevo di nuovo premuto il mio piano con lui sotto che mi diceva: “Ma che fai, aò”, lasciato con un palmo dal naso.
Tempo dopo scoprii che era morto, dai manifesti appesi.
Oggi suo figlio, il marito della figlia e la figlia fanno la stessa cosa.
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