Una sera, verso mezzanotte, sento dei rumori sospetti sotto il mio balcone. Esco di soppiatto, mi affaccio e vedo che qualcuno si trova vicino alla macchina di Nadir. Guardo meglio, è lei. Prendo il telefono e la filmo. Gliela sta rigando e con un cacciavite tenta di bucargli una gomma, ma vedo che non riesce. Si arrende e torna dentro.
L’indomani mattina le suono il campanello. Lei mi apre, io le sbatto in faccia la schermata con il video in riproduzione. Le dico che se non smette di tormentare un ragazzo a posto vado dai carabinieri con quel video e la metto nella merda. Lei piange disperata. Le dico: “Sei tu la delinquente, non Nadir”. Dal suo essere cattiva diventa un agnellino, e proprio questo mi spinge finalmente ad andare a denunciarla.
Vediamo cosa farà di fronte alla legge, la mer*accia.
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