Suono il clacson un paio di volte, ma nessuno arriva.
Allora citofono (svegliandola) alla mia dirimpettaia che è un po’ la nonna del condominio, non sapendo come altro fare. E scopro che l’auto è proprio del celeberrimo vicino. Che è rincasato a notte fonda, ubriaco fradicio, lasciando la macchina lì. E non è nemmeno la prima volta.
Vado a citofonare una, due, tre, quattro volte e finalmente esce, completamente sfatto. Scende a spostare l’auto senza nemmeno chiedermi scusa e io arrivo con quindici minuti di ritardo a lavoro. Ovviamente, quella mezz’ora andrà su per il camino e non mi verrà pagata.
A chi pensa che potrei provare a parlarci, dico solo che in una discussione con un’altra vicina ha minacciato di defecarle di fronte alla porta di casa.
E no, l’amministrazione condominiale non ha mai fatto assolutamente nulla contro questo personaggio.
Bello vivere da soli, sì.
Finché non si trova gentaglia del genere.
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