Storie dal vicinato

Vicini senza vergogna – Parte 1

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Da un anno vivo in una palazzina molto piccola, e siamo in pochi.

Uno dei signori che vive sotto di me non ha rapporti con nessuno di noi, solo “buongiorno” e “buonasera”. Tempo fa questo signore, uscendo, non ha chiuso la porta a chiave e il suo cane, facilitato da una porta molto semplice dotata di maniglia, è riuscito ad uscire. Ciò è accaduto in tarda serata, parecchio più tardi rispetto all’orario della cena, quindi abbaiando in una scala con tanto di rimbombo dava parecchio fastidio ai condomini.

Non conoscendo il motivo per cui si trovasse lì, ho tentato di bussare alla porta socchiusa. Quando ho capito che il padrone non era in casa l’ho fatto entrare in casa mia (premetto che già conoscevo il cane). Spesso ospito animali, quindi ho tutto il necessario per eventuali randagi. Ho atteso, quindi, con la porta socchiusa fino a tarda notte che il padrone rientrasse a casa. Niente, alla fine il cane ha dormito in casa mia.

Il signore è quindi rientrato la mattina dopo e a lui è stato riconsegnato il cagnolino. Sono stata ringraziata e mi è stato addirittura offerto un compenso che ho rifiutato. Da lì purtroppo è arrivata la confidenza che fino a quel momento non c’era.
Per qualsiasi ragione lui e i suoi parenti, genitori e amici suonano sempre a me. Addirittura è così pigro nel tirare fuori le chiavi che suona a me in orari improponibili rispondendo “io” al citofono, come se fosse un mio coinquilino.

Stamattina alle 7 mi ha addirittura suonato una sua parente chiedendo se fosse in casa (come se io sapessi cosa faccia questa persona). Giorni fa di sera tarda una sua amica e altre volte nel pomeriggio. Ancora più grave è il modo in cui suonano tutti: si attaccano al campanello e non ti danno nemmeno il tempo di percorrere il corridoio che suonano di nuovo.

A questo punto ho detto alle persone che frequentano la mia casa di chiamarmi anziché suonare il campanello, e non risponderò più a nessuno. Inoltre quando mi capiterà di vederlo chiarirò la situazione poiché lavoro nella ristorazione, capita spesso che io torni veramente molto tardi a casa e che alle 7 ancora dorma.

In conclusione non mi pento di aver tenuto il cane perché è molto facile capire che tengo moltissimo agli animali, in quel momento il cane era parecchio spaventato e confuso e io sono l’unica nel palazzo che gli ha offerto una carezza. Si è fidato subito di me ed è entrato in casa senza problemi.

Ho una preparazione per la gestione di cani difficili, quindi non mi ha creato problemi tenerlo. Quello che mi sta dando fastidio è invece il comportamento di persone che dal non augurarsi nemmeno “Buona Pasqua” incontrandosi per le scale passano al turbare la tranquillità altrui senza nessuna vergogna. Vi aggiornerò riguardo la risposta del signore.

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Luca

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