Buonasera, da un po’ di tempo che volevo raccontare la mia storia con miei ex vicini da incubo (proprio).
Sono straniera sposata con un isolano, avevo appena partorito e al compimento del 4° mese di mio figlio rimango incinta nuovamente (tutto programmato).
Con mio marito andiamo ad abitare in un paesino più carino della città nella quale ci troviamo, sapete, per crescere tranquilli e in armonia con i nostri figli.
Insomma, prendiamo una villetta a schiera in affitto, ma da subito i vicini si lamentano dalla presenza del mio cane (un pastore belga) che poco dopo porto via, a casa dei miei suoceri. Dopo un po’ si lamentano della presenza dei miei 2 gatti e sono obbligata a chiuderli in una sorta di cantina. Poi è la volta de rumore che fa mio figlio di 1 anno, che piange, che gioca, che urla, insomma, fa cose da bambino.
Partorisco il 2° figlio e la situazione peggiora, al punto che la mia simpatica vicina (45 anni all’epoca) minaccia di “ammazzare miei figli come se fossero dei maiali“, rispondo con una marea di parolacce, ma, stupida io, non denuncio.
Nel frattempo mi ritrovo una querela per ingiurie.
Il livello di tolleranza è minimo: non possiamo ospitare nessuno a casa nostra, perché loro (lei e il marito) ci bussano ai muri già alle 21.
Procedo a registrare tutto, le minacce di morte, i rumori che fanno loro, le innumerevoli volte che chiamano i carabinieri per “denunciare che miei figli piangevano“, peccato che il primo avesse 1 anno e 5 mesi, l’altro 4 mesi ed erano raffreddati entrambi.
Sollecitati dai carabinieri, questi ultimi mi consigliano di “medicare i bambini e fargli capire che di notte si dorme“….
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