Fino a qui siamo alle battute, ma quello che è successo meno di un mese fa ha dell’incredibile. Una sera verso le 21 mi suonano al citofono, vado a rispondere: carabinieri.
Non mi scompongo per niente, non ho nulla da temere e apro senza problemi. In quel momento ci sono io, la mia compagna e un’altra coppia di amici.
Televisione a volume moderato, siamo li tranquilli e beati. Non siamo ragazzini, visto che siamo tutti oltre i 40 e mentre aspettiamo che i carabinieri arrivino al piano, non ci scomponiamo per nulla, siamo curiosi di sapere cosa succede.
Arrivano i tutori della legge, salutano cordialmente e li invito a entrare. Mi chiedono se io sia l’affittuario, mi chiedono chi sono le persone con me. Non mi chiedono i documenti, né a me, né agli altri. Si guardano attorno, ma senza muoversi dalla sala dove li ho fatti accomodare.
Li guardo in modo interrogativo, come per chiedere… “allora? Che succede?”
Marco
Trovo improbabile che vedendo delle luci rosse alla finestra si sappia a quale campanello suonare.
Direi che tutto parta da una segnalazione di un condomino.