L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini Pazzi

Vicino geloso

A terra riesco a immobilizzarlo. Fa resistenza, ma, come ho detto, sono molto più grosso di lui e riesco a tenerlo bloccato. Ho un’immagine molto nitida di quando, alla fine, “si arrende” e la sua faccia piena di tatuaggi da duro, si trasforma in una smorfia di chi non sa più come muoversi e uscire da una situazione del genere.

La compagna continua ad urlare di lasciarlo stare, nel frattempo arriva anche la mia che ha assistito alla parte finale dell’aggressione, mentre io sono letteralmente sopra il tizio che lo tengo bloccato. Anche la compagna mia comincia a dare di matto e mi urla di lasciarlo. Dico al tizio che lo lascerò e che mi spiegherà con calma la cosa, ma di non provare a fare qualche movimento strano, altrimenti ci vorrà un’ambulanza per portarlo via. Lui ora sembra un bambino disperato e mi dice qualcosa tipo “ok, ok, lasciami”.

Sono molto cauto: vengo da un posto in cui si fa l’abitudine alla “lotta di strada” e so che non mi devo fidare, ma lentamente comincio a mollare la presa. Lui ha veramente paura: ha capito che a mani nude non gli conviene mettersi contro di me, per cui, quando lo libero dalla posizione in cui l’avevo costretto, non prova a colpirmi ma si rialza e mi tiene a distanza. La vicina continua a riprendere tutto con il telefono. Che cazzo deve riprendere? Se mostra il video a qualcuno è chiaro che sono io quello che è stato aggredito. La mia compagna viene verso di me e dopo un veloce sguardo al sottoscritto, chiede al vicino che cazzo di problema abbia.

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E qui…. giuro… mi sento proprio male. Lui comincia urlando, a dire che io avrei importunato la ragazza con dei messaggi inequivocabili. La mia compagna mentre dice il mio nome, scandito come solo lei sa fare quando è incazzata, allarga gli occhi e mi guarda come se fossi colpevole di chissà cosa.

Il tizio si è rialzato, va verso la vicina e le strappa il telefono dalle mani, si rivolge alla mia compagna e le dice: “guardaaaaaa”, poi le fa vedere WhatsApp mentre io in quel frangente, rimango in disparte con la bocca aperta a domandarmi cosa ci sia da vedere.

La mia compagna strappa il telefono dalle mani del vicino e guarda… poi si gira verso di lui, comincia con tono tranquillo, ma io la conosco bene, ora si incazza e si inalbera, finirà il discordo urlando come una bestia: “beh??? Quindi??? Cosa vuol dire questa cosa? A parte il fatto che l’hai aggredito (meno male, ha visto tutto dall’inizio) che cazzo vuol dire questa cosa? Cosa c’è di strano? Io comunque chiamo la polizia, perché questa è un’aggressione bella e buona”

Eccola, le è partita la vena…. la voce ora si sente a 6km di distanza e mentre si avvicina a me gli urla “fatti curare coglione”

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Il vicino incassa, ora è in difficoltà e comincia a vaneggiare dicendo che si capiva bene dai messaggi che io la stavo importunando, che la contattavo sempre per primo e altre cazzate di questo genere. “Ma è assurdo“, penso, “io non ho mai rotto le palle a questa tizia, ci mancherebbe….. “

A quel punto tiro fuori il mio telefono. Non si è rotto nella colluttazione, scorro le chat e controllo quella con la vicina. È candida e innocente. Vado verso il tizio che ha paura voglia dargliene ancora e gli dico: “no tranquillo, guarda qui”.

Lui vede la chat, poco dopo guarda la vicina. Parte una serie di insulti pesanti, molto pesanti, troppo pesanti, al punto che lo invito alla calma e lo minaccio se prova a toccare la fidanzata.

Lei aveva appositamente cancellato parte dei suoi messaggi e parte dei miei per far sembrare che fossi io a fare il marpione.

Nel frattempo sono arrivati i carabinieri allertati da altri vicini. Ci hanno chiesto le generalità e cosa fosse successo. Il giorno successivo mi sono recato in caserma e ho fatto una querela per percosse (un colpo forte l’ho preso).

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I due fidanzatini non li vedo da allora, non vedo le macchine e le tapparelle sono perennemente abbassate. Non ho idea di cosa sia successo, ma la querela va avanti. Ho avuto la solidarietà degli altri vicini, perchè, a quanto pare, il ragazzo si è dimostrato spesso violento nei confronti degli altri.

Questa cosa mi ha profondamente turbato perchè se non fossi stato grande e grosso, con una vita che mi ha insegnato a diferndermi dai bulli, cosa sarebbe successo? Vi rendete conto di come ripondere banalmente ad un “ciao”, possa risolversi in una tragedia?

Beh… scusate se sono stato prolisso, ma questa è la mia storia. Sto aspettando gli sviluppi legali e vi ringrazio per aver letto fin qui.

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