Fortunatamente, un paio di mesi fa, la persona che viveva (che chiameremo B per comodità) al piano di sopra è andata via.
Avete presente una di quelle persone che si lamenta di determinate cose che, però, replica e delle quali (non sia mai!) non ci si può lamentare?
Bene.
La persona descritta viveva al piano di sopra.
Nel cortile in comune (con altri vicini) dove B, inizialmente, parcheggiava la macchina, è sorto il problema del “eh, tizio e caio mi sporca la macchina di terra”, quindi inizia ad usufruire del mio secondo posto auto (per contratto me ne spettano due) come e quando vuole: essendo che lo uso prevalentemente nei weekend, non era un problema se capitava in settimana.
Poi, però, cosa succede? Ha ospiti a casa per settimane (ah la prole) e decidono che non è un problema occupare, in aggiunta a quello che B aveva scelto come suo posto fisso, il posto auto di chi risiede lì e possiede per contratto. A loro serve e lo usano.
Visto che non se ne poteva più e l’unico modo per far capire alcune cose era, purtroppo, fare cafonate perché altro non funzionava, ho preso e parcheggiato l’utilitaria manco fosse un treno merci, occupando i miei due posti e non permettendo a nessuno di sfruttare il secondo posto quando libero.
Bene, da qui ha avuto inizio la guerra. Sul suo balcone d’ingresso (posto sopra la mia entrata e sopra il mio principale posto auto), B aveva posto diverse piantine sul davanzale (e ripeto, il tutto letteralmente sopra la macchina), ma dal momento che il suo odio verso me e la mia famiglia ha iniziato ad aumentare ha deciso di mettere piante sempre più grandi/alte di modo che sporgessero. Non so quante volte, quando non era in casa e c’era un tempaccio (aka, folate di vento manco fossimo all’interno di un tornado), sono salita per spostarle ed evitare danni, sì, a me, ma che avrebbe dovuto pagare B (facendo una cortesia non dovuta, dopo aver avvisato varie volte).
Le piante sono rimaste lì e ad una certa me ne sono fatta una ragione: fossero cadute sarebbe stato un suo problema (alla fine – dopo mesi e mesi – B, dopo aver ricevuto un’illuminazione divina, le ha tolte!).
Quelle stesse piante però diventano oggetto di un’altra diatriba: perché non annaffiarle col tubo da giardino facendo finire tutta la terra sulla macchina (vi ricordate delle sue lamentele sulla sua macchina sporca di terra, vero?) e rendendo il mio uscio uno schifo?
Chiediamo a B di farci la cortesia di evitare o fare almeno un po’ più d’attenzione. La risposta: “Sisì, va bene” e poi faceva come voleva sul momento.
Le ristrutturazioni dei due appartamenti sono terminate un mese prima che io e B venissimo a vivere qui. Premessa: ho sempre fatto attenzione a non rovinare le case in cui ho abitato e nulla è cambiato qui, soprattutto dal momento in cui è una casa fresca di lavori. Perché vivere in un posto brutto da vedere se posso evitare quest’ultima parte?
Questo per dire cosa?
Dal lato del mio cortile privato si affacciava l’altro balcone di B, ma si sa che ci vuole troppo a dare una pulita a spazi molto piccoli, vero? Cosa poteva permettere una pulizia veloce ed efficace al piano di sopra e dare l’effetto contrario al piano di sotto? Sì, esatto, il tubo da giardino. Voleva lavare il balcone col tubo, far finire tutto lo schifo giù e rovinare la tinteggiatura (bianca).
Almeno ha avuto la decenza di chiedere se per noi andasse bene e la cosa si è risolta… iniziando a far finire giù mozziconi di sigarette. Quando abbiamo chiesto se ci fosse la possibilità di fare un po’ di attenzione, si è scatenata una lite dell’altro mondo. Da lì ha iniziato ad evitare tutti i componenti della mia famiglia, ad esclusione fatta dell’unico uomo: quando lo vedeva si trasformava in un angelo così carino e fine.
Ne sono successe tantissime altre. L’ultima è stata mentre faceva il trasloco creare un buco di due piedi ed incredibilmente profondo nel cortile condiviso, coprirlo con una pietra e non dire niente a nessuno. Pur di fare la figura della “spia” ho chiesto ai padroni di casa se ne sapessero qualcosa e, ovviamente, la risposta è stata negativa. Anzi, sono venute fuori altre cose poco carine sul conto di B.
La ciliegina sulla torta è stata la chiamata in cui mi ha detto: “Quel buco non l’ho fatto io, l’ho solo coperto, lo avete fatto voi con l’auto” e mi ha oltretutto minacciata.
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