Questa cosa è successa prima del lockdown. Da un lato mi fa ridere, perchè la scena è stata allucinante, da un altro lato, penso al poveretto che l’ha vissuta.

Ve la racconto:

Assemblea di condominio, visto che abitiamo in un palazzo molto grosso (oltre 100 appartamenti), l’amministratore decide di affittare una sala messa a disposizione dalla vicina parrocchia.

Appuntamento ore 21, siamo davvero in tanti.

L’amministratore prende il microfono in mano, collega il pc al proiettore e comincia a elencare tutte le spese dell’anno precedente e la suddivisione millesimale delle stesse; le solite cose, ma ci sono da prendere anche importanti decisioni.

La sala è piuttosto grande ma lo schermo è bello grosso e vediamo bene i numerini che lui ci illustra sorridente (che poi c’è poco da sorridere, sempre di spese si tratta).

Solo che l’amministratore si dimentica di scollegare il suo Whatsapp Web e mentre parla, sullo schermo, cominciano ad apparire dei messaggi.

Lui si accorge del primo messaggio ma fa finta di nulla.

“Giancarlo G: Ciao”

Nella sala qualche brusio, ma niente di più. 

Passano 2 secondi.

Giancarlo G.: 

Ora l’amministratore è evidentemente imbarazzato e si fionda sul PC per cercare di chiudere l’applicazione ma, in quell’instante compare un altro messaggio:


Giancarlo G: “Dove sei topolo? Vieni da me dopo?”

A quel punto tutti i sala cominciano a ridere. Lui diventa paonazzo e da quel momento, in pratica, non riesce più a parlare.

Alcuni condomini cercano di trattenersi, ma dopo un po’ tra sorrisi e risate vere e proprie, la riunione diventa una comica assurda.

L’amministratore non ce la fa più. Si siede e chiede se ci sono domande (a quel punto è chiaro che ha saltato mezza presentazione o forse più) e nessuna decisione è stata presa.

In quel momento in più stronzo dei condomini si alza e dice.

“Signor Topolo, ma non dovevamo prendere delle decisioni?”. 

Non so se fosse proprio questa la domanda, perchè dopo aver detto “signor Topolo” metà dei condomini sono scoppiati a ridere, mentre l’altra metà ha espresso il suo dissenso verso la becera battuta cominciando a urlare e a inerire contro il condomino stro*zo. 

L’amministratore ha cominciato ad urlare “NON SI PERMETTA, NON SI PERMETTA”.

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